Il Covid non blocca le “strade” del mare

porto di salerno

Il Covid non blocca le “strade” del mare

Nonostante la crisi, il traffico ro-ro, quello delle navi-traghetto che trasportano veicoli gommati, nel porto di Salerno mantiene inalterato il proprio giro d’affari. Traffico che viene generalmente identificato con il termine “autostrade del mare”, ossia i traghetti che trasportano tir e autoarticolati da una parte all’altra della Penisola, liberando, in questo modo, le carrabili dai mezzi pesanti.

Un comparto, quest’ultimo, che nello scalo cittadino ha fatto registrare performance elevate, tant’è che anche quest’anno, malgrado la crisi economica generata dalla pandemia, i dati non sono in picchiata, come avviene per altri settori. Anzi, da gennaio a luglio 2020 la perdita, rispetto all’analogo periodo dello stesso anno, è solo dello 0,49%, con 4.861.676 veicoli movimentati tra automobili e mezzi pesanti, contro i 4.885.559 veicoli dell’anno precedente.

Un dato che fa ben sperare soprattutto per il futuro, quando ci sarà una ripresa economica e il porto di Salerno potrà accogliere, grazie al dragaggio che sarà portato a termine nel 2021, anche navi di grandi dimensioni. «Noto con sollievo e soddisfazione che la fase di emergenza, legata alla pandemia Covid19 pare definitivamente superata – evidenzia Domenico De Rosa, amministratore delegato del Gruppo Smet, fondato a Salerno 70 anni fa e oggi top player intermodale – tant’è che i ritmi di attività del traffico ro-ro nel nostro porto sono tornati sostanzialmente ai livelli del 2019». Una ventata di ottimismo, dunque, che potrebbe dare il là alla ripresa economica, che nel porto di Salerno prende il via proprio dalle autostrade del mare. «Questo straordinario risultato – rimarca De Rosa – in una contingenza così difficile che sta mettendo a dura prova l’economia mondiale, conferma ancora una volta che lo scalo salernitano è naturalmente orientato allo sviluppo delle reti di autostrade del mare».

Che il porto di Salerno, del resto, sia un nodo strategico è risaputo, tant’è che è atteso a breve l’arrivo delle nuove navi della serie GG5G (Grimaldi Green 5th Generation) del Gruppo Grimaldi, in grado di trasportare fino a 500 trailer, che verranno impiegate per i collegamenti merci nel Mar Mediterraneo. «L’arrivo di queste nuove navi – conclude il manager – consentirà di implementare fortemente la conversione modale dei traffici e stimolerà significativamente lo sviluppo degli scambi commerciali».

Fonte: La Città