Il punto sui trainati insieme con Stefano Savazzi di Real Trailer

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Il punto sui trainati insieme con Stefano Savazzi di Real Trailer

Real Trailer è l’azienda che importa e distribuisce in esclusiva in Italia i veicoli del marchio KRONE. Nata nel 1999, l’azienda sin dal principio si è posta l’obiettivo di far conoscere il prestigioso marchio, fino ad allora sconosciuto sul territorio italiano. Da allora, l’azienda ha venduto migliaia di veicoli in Italia. Nei giorni passati, l’amministratore delegato dell’azienda, Stefano Savazzi, è venuto a trovarci in azienda.

Dottor Stefano Savazzi, lei è l’amministratore della Real Trailer, importatore esclusivo in Italia del prestigioso marchio KRONE, leader europeo nella produzione di semirimorchi. Come valuta questo 2020 che ci siamo da poco lasciati alle spalle e quale previsione ha per quest’anno relativamente al settore del trainato in Italia?

«L’anno 2020 si è concluso, come in molti altri comparti, con una flessione del numero di veicoli immatricolati. Era abbastanza nell’ordine delle cose visto quello che è successo in termini di pandemia, di lockdown nei mesi di marzo, aprile e maggio. Però negli ultimi mesi del 2020 c’era già qualche segnale di ripresa, non tanto sull’anno 2019, ma sui mesi precedenti. Segnale di ripresa che è stato confermato anche in questo inizio di 2021, in cui nel mese di gennaio sono stati immatricolati gli stessi veicoli che sono stati immatricolati a gennaio 2020, prima della pandemia. Questo fa ben sperare per quello che possa essere in termini di immatricolato l’andamento di quest’anno nel settore dei trainati. Ritengo che ci sia sicuramente una ripresa rispetto all’anno 2020».

In qualità di conoscitore del parco veicolare italiano come lo giudica in generale e rispetto ad altri paesi europei come la Polonia, la Germania e la Francia?

«Il nostro parco veicolare ha decisamente un numero elevato di veicoli trainati. Fra rimorchi e semirimorchi, siamo oltre centomila veicoli. Quindi è un numero veramente elevato. L’handicap dell’Italia, soprattutto rispetto Germania e Francia, ma anche la Polonia visto che è un mercato del trasporto più giovane, è legato alla sicurezza dei veicoli che sono in media più vecchi rispetto ad altri paesi europei. Non vorrei sbagliarmi, ma dovrebbe essere attorno a un 60% l’età media superiore ai dieci per i veicoli che abbiamo in Italia. Quindi sarebbe necessario poterlo svecchiare: ci sono tante aziende che investo, ma ci sono anche aziende che ancora utilizzano veicoli molto datati, con gravi rischi per la sicurezza stradale e per l’incolumità di tutti».

Quali sono le tendenze che state registrando sul mercato e quali sono i prodotti che valutate più performanti attualmente per il marchio?

«Attualmente, come tendenza del mercato, ci sono sicuramente richieste di semirimorchi frigoriferi e di semirimorchi furgonati, quindi per il trasporto dei corrieri. Quindi questi sono anche i due nostri prodotti che stanno avendo una maggiore richiesta da parte dei nostri clienti. È ovvio che noi siamo anche molto forti per quanto riguarda il veicolo centinato tradizionale, dove KRONE è leader in Europa».

In un momento di incertezza diffusa a causa della pandemia in atto, ci sono delle certezze su cui poter comunque contare. Infatti, il Gruppo SMET ha continuato a investire per aumentare le proprie capacità di carico e per servire sempre meglio i propri network intermodali e le Autostrade del Mare. Ed è proprio con Real Trailer e KRONE, che è stata recentemente siglata un’intesa per trecento nuove unità intermodali le cui consegne avranno inizio già nel mese di marzo per poi continuare. Qual è il rapporto con il Gruppo SMET? E che valore date a tale tipo di relazione industriale? Cosa rappresenta per voi?

«Abbiamo un rapporto con il Gruppo SMET, e con il dottor De Rosa che lo rappresenta in prima persona, di grande stima sia professionale che a livello personale. Per noi, essere riusciti dopo anni di conoscenza – perché conosciamo il Gruppo SMET da anni, anche perché è penso il primo Gruppo di trasportatore italiano e uno dei player maggiori a livello europeo – è stato una grandissima soddisfazione poter seguire e concludere questo contratto e poter iniziare a fornire in via continuativa e con una certa intensità, in termini numerici, il Gruppo SMET. Quindi siamo decisamente soddisfatti e contenti di questa possibilità».

Qual è un suo auspicio per quest’anno nel settore ed in generale per il nostro paese?

«Per quanto riguarda il nostro settore, che si ritorni a una normalità e anche a un trend costante. Perché, alla fine, la pandemia ha inciso negativamente, ma non è mai neanche virtuoso un eccesso di euforia. Quindi la possibilità di avere un trend costante di crescita del settore e uno sviluppo di quello che è l’intermodalità sostenibile. Che è quello che sta facendo il Gruppo SMET: crescere sulle Autostrade del Mare, crescere sull’intermodalità via ferro e avere anche un vantaggio in termini di sostenibilità ambientale del nostro settore. Per quanto riguarda il nostro Paese prima di tutto che finisca questa pandemia, che si arrivi a poter vaccinare il maggior numero di persone e, anche qui, a porter tornare a una vita normale».