«Autotrasportatori? Li chiamano eroi ma viaggiano ancora senza vaccino»

«Autotrasportatori? Li chiamano eroi ma viaggiano ancora senza vaccino»

Sempre in strada, su un autoveicolo, pronti a consegnare su e giù per lo stivale fino oltre le Alpi beni di prima necessità, alimenti, farmaci e materie prime per l’industria. Eppure, gli autotrasportatori, nonostante siano tra i protagonisti della vasta campagna vaccinale, non hanno ancora avuto i benefici che la protezione che questa può dare.

A parlare dell’argomento torna l’amministratore delegato di Smet, Domenico De Rosa, che già ad inizio 2021, non appena si iniziò a parlare dei vaccini, lanciò l’appello all’allora Governo Conte per dare priorità ad una categoria che costituisce un facile bersaglio per il virus.

«Questi ultimi due mesi ci hanno portato come novità il Governo Draghi e con lui l’aspettativa concreta di un cambio di passo verso la fuoriuscita dal tunnel delle continue e sempre più stringenti limitazioni alle libertà personali ed economiche a causa dell’andamento dei contagi da Covid-19 – afferma De Rosa – Fortunatamente, durante questo anno indimenticabile per ciascuno di noi, abbiamo avuto il riconoscimento universale da parte dell’opinione pubblica che sembra aver scoperto magicamente e per la prima volta che tutte le merci, prodotti e qualsivoglia materia di cui si ha bisogno ogni giorno, viaggiano a bordo di un camion carico regolarmente fino a destinazione. Ma ciò nonostante, pur essendo stati riconosciuti gli autisti come degli eroi, dopo avergli dedicato speciali e finanche spot governativi in televisione, essi non sono ancora rientrati in Italia, tra le categorie da vaccinare con priorità, pur essendo stato riconosciuto il settore come altamente strategico e il servizio di trasporto come di pubblica utilità a garanzia della sicurezza per il nostro Paese».

Il riferimento va al neo premier Draghi che, sin dai primi giorni del suo insediamento, ha tessuto le lodi del comparto Logistica e Trasporti, definendoli indispensabili, mentre il Ministero dei Trasporti (prima che cambiasse la denominazione) mandava spot sulle reti nazionali per dire “Grazie” alla categoria. Elogi e momenti televisivi che però non hanno ancora ricevuto il tanto sospirato atto pratico.

«La nostra richiesta resta sempre la stessa – conclude De Rosa – non trattiamoli da eroi senza onori reali ma piuttosto trattiamoli da autisti e garantiamo loro le adeguate condizioni per lavorare in sicurezza e con dignità, in modo che essi possano continuare a garantire il regolare approvvigionamento quotidiano delle merci per l’intera popolazione con dignità- Per il piano di vaccinazione abbiamo compreso della consueta disattenzione che ha toccato di nuovo la categoria ma adesso si faccia presto e si affronti il piano con serietà e professionalità».